E’ sottolineata
la necessità di redigere il Piano Didattico Personalizzato (PDP) che abbia lo scopo di definire, monitorare e documentare - secondo un’elaborazione collegiale, corresponsabile e partecipata - le
strategie di intervento più idonee.
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L’attivazione di tale
percorso individualizzato e personalizzato è deliberata dal Consiglio di Classe (dal “team docenti” nella scuola primaria). E’ previsto anche il coinvolgimento della famiglia, attraverso la
sottoscrizione del PDP.
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Per gli alunni che hanno
difficoltà derivanti dalla non conoscenza della lingua italiana potranno essere utilizzate le due ore di insegnamento della seconda lingua comunitaria nella scuola secondaria di primo
grado.
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Sono ribaditi i compiti
del Gruppo di lavoro d’istituto (GLHI) che assume la denominazione di Gruppo di lavoro per l’inclusione (GLI) con l’estensione dei propri interventi anche agli alunni che manifestano Bisogni
Educativi Speciali (BES).
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Si suggerisce
che il GLI si riunisca con una cadenza almeno mensile in orario di servizio oppure con orari aggiuntivi o funzionali, facendo rientrare la partecipazione nei compensi già pattuiti per i
docenti in sede di contrattazione integrativa di istituto.
- Nell’eventualità che, per
ragioni di “complessità territoriale”, non sia possibile istituire tali organismi, il GLI dovrà avere come riferimento i Centri Territoriali di Supporto (CTS), ai quali la Direttiva affida il
ruolo fondamentale di interfaccia fra l’Amministrazione e le scuole (e tra le scuole stesse), nonché di rete di supporto al processo di integrazione, allo sviluppo professionale dei docenti e
alla diffusione delle migliori pratiche.